Casteddu, il Capoluogo Sardo
Il nostro blog oggi fa tappa a Cagliari, il Capoluogo della Sardegna.
La leggenda, narrata dallo scrittore latino Gaio Giulio Solino, vuole che Caralis (il nome antico della città) sia stata fondata da Aristeo, figlio del dio Apollo e della ninfa Cirene, giunto in Sardegna dalla Beozia nel XV secolo a.C. circa.
Aristeo introdusse in Sardegna la caccia e l’agricoltura, riappacificò le popolazioni indigene in lotta fra di loro e fondò appunto la città di Caralis, sulla quale in seguito regnò. Secondo alcune fonti Aristeo venne accompagnato in Sardegna da Dedalo, il quale, secondo gli antichi greci, sarebbe l’artefice delle imponenti opere dedalee (i Nuraghi) presenti sull’isola.
Cagliari, Casteddu in sardo, è un comune italiano di 154.224 abitanti, capoluogo della regione autonoma della Sardegna e centro principale della propria città metropolitana, comprendente, oltre al capoluogo, altri comuni ad esso collegati e diversi centri dell’hinterland, per un totale di 17 comuni e 431.741 abitanti.
Sede universitaria e arcivescovile e città dalla storia plurimillenaria, è il centro amministrativo storico dell’isola essendo stata, sotto la denominazione di Caralis, capoluogo della provincia di “Sardinia et Corsica” durante il periodo romano e successivamente capitale del Regno di Sardegna, dal 1324 al 1720, e poi dal 1798 al 1814.
Il suo porto è classificato “internazionale” per via della sua importanza; svolge funzioni commerciali, industriali, turistiche e di servizio per passeggeri.
Scorci di quartieri storici con vista sul mare, vie dello shopping e terrazze panoramiche, tra cui l’inimitabile bastione di Santa Croce, dove trascorrere romantiche serate dopo tramonti infuocati. Cagliari è la città principale e più popolosa dell’Isola, nonché porta d’accesso della Sardegna e hub crocieristico del Mediterraneo. Custodisce nei quattro quartieri storici vicende millenarie che vanno dalla preistoria al governo sabaudo; il quartiere Castello sorge sul colle più alto, caratterizzato da antichi bastioni, oggi terrazze in cui si anima la movida, e da pittoresche stradine su cui si affacciano dimore nobiliari: Palazzo Regio e Palazzo di Città, oltre alla cattedrale di santa Maria. Di grande fascino sono le torri medievali di ingresso al castello, dell’Elefante e di san Pancrazio. Villanova è collegata a Castello dalla scalinata del bastione di Saint-Remy: ogni anno a Pasqua nel quartiere si respira un’aria di appassionata devozione durante la Settimana Santa, tutto l’anno, invece, ti accoglie nelle sue eleganti boutique e fra i suoi tesori: chiostro di san Domenico, chiesa di san Saturnino e basilica di Nostra Signora di Bonaria, tempio cristiano della Sardegna.
Ai piedi del Castello scenderai alla Marina, che ti rimarrà impressa per gli splendidi edifici e i portici di via Roma, compreso il Palazzo Civico. Nata per accogliere pescatori e mercanti, è simbolo di una città multietnica. Nel quartiere troverai la chiesa di sant’ Eulalia, con preziosi resti di epoca romana. Mentre l’altro quartiere storico di Stampace si colora ogni primo maggio per la Festa di sant’Efisio, appuntamento atteso da tutta l’Isola. Tra le sue strette stradine c’è la chiesa barocca di sant’Anna.
A pochi passi dal centro storico, non perdere l’Anfiteatro, una delle maggiori testimonianze romane della Sardegna, e l’Orto Botanico, oasi verde nel centro città. Fuori dal centro città, ammirerai castello di San Michele e Tuvixeddu, la più grande necropoli fenicio-punica del Mediterraneo (VI-III secolo a.C.).
Alla fine del tour culturale, potrai immergerti nelle mille attrazioni naturalistiche: la laguna di Cagliari, il parco di Molentargius-Saline, da percorrere in mountain bike osservando il volo dei fenicotteri rosa, e il mare; fai un tuffo al Poetto, spiaggia cittadina di morbida sabbia lunga otto chilometri fiancheggiati da percorso pedonale e pista ciclabile.
Splendida anche di notte, quando rivela il suo lato glamour: dal Poetto puoi partire in escursione verso Calamosca e la Sella del diavolo.
Infine gusta le prelibatezze: gli spaghetti con bottarga e carciofi, la burrida, a base di gattuccio di mare e noci, e la fregula con cocciula, palline di semola con le vongole.
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