Sardegna coast to coast
Che si vada a nord, a sud, sulla costa orientale o occidentale, in Sardegna si va sempre sul sicuro per quel che riguarda mare e spiagge.
Contando su circa 1.900 km di coste, che si viaggi in solitaria, in coppia, con amici o in famiglia, ognuno può essere certo di trovare il suo posto del cuore, capace di rispondere alle proprie esigenze e ai propri piaceri.
Allora pronti a partire e sognare? Costume, ciabatte, asciugamano, crema solare (importantissima), cocktail in mano…. e andiamo!!!
Partendo da nord, in provincia di Sassari troviamo a Stintino la spiaggia de “LA PELOSA”, celebre per la sua sabbia bianca e finissima, con la Torre Aragonese e la macchia mediterranea a far da cornice, ma ahimè anche per essere molto affollata in alta stagione (insomma evitatela a Ferragosto). Il fondale degrada dolcemente e questo la rende ideale per le famiglie con bambini.
Continuando il nostro itinerario entriamo in Gallura e ci fermiamo nell’Arcipelago de “La Maddalena”, provincia di Sassari: qui troviamo sull’ Isola di Budelli la splendida “SPIAGGIA ROSA”, colore ormai quasi perso a causa dell’incuria dell’uomo, conferitogli dalla presenza dei frammenti di corallo, di granito e gusci di molluschi; è sotto la tutela integrale del ”Parco Nazionale dell’Arcipelago della Maddalena”, quindi è vietato sia sostarci che farci il bagno.
Sull’Isola di Caprera troviamo un altro gioiello “CALA COTICCIO”, definita da molti la cala più bella della Sardegna, di certo è una di quelle più faticose da raggiungere; infatti o ci si arriva via mare, oppure tramite una passeggiata su un sentiero assai scosceso (quindi via le ciabatte in questo caso) di un’ora e mezza e nei periodi di alta affluenza a causa delle sue ridotte dimensioni non è detto che ci si possa accomodare sulla sabbia e ci si deve accontentare degli scogli; questo non la rende adatta alle famiglie e a persone con mobilità ridotta: in compenso il colpo d’occhio è da mozzare il fiato.
Proseguendo il nostro viaggio per la Costa Smeralda, nell’ex provincia di Olbia-Tempio (attuale Sassari), vicino San Teodoro tra un avvistamento di un Vip e l’altro, una serata in discoteca e l’altra, è d’obbligo sostare nelle spiagge di LU IMPUSTU e CALA BRANDINCHI, meglio conosciuta come Tahiti.
Si tratta di due cale gemelle, caratterizzate dalla sabbia bianchissima e finissima e i colori del mare che toccano tutte le sfumature del blu, fondali bassi e dolci, insomma una piccola Polinesia sarda: si narra che Garibaldi fuggendo da Caprera si sia imbarcato da Lu Impustu alla volta di Roma.
Sono spiagge libere, dotate di parcheggi a pagamento.
Sempre a Budoni troviamo la famosissima spiaggia de “LA CINTA” un nastro di sabbia e dune brillanti di forma arquata, racchiuso tra il blu del mare e la laguna alle sue spalle.
A questo punto ci troviamo nel mezzo della costa orientale sarda, provincia di Nuoro e scendendo sempre di più vicino a Siniscola incrociamo “BERCHIDA“: i turisti la trovano un vero paradiso in quanto è una distesa di 5 km di sabbia e dune conditi da macchia di ginepri, grazie alla sua estensione non risulta particolarmente affollata.
Da menzionare la vicina splendida “Oasi di Biderosa”, caratterizzata dalla presenza dei fenicotteri rosa e aironi.
Proseguendo puntiamo verso la costa del Baunei: siamo nell’Ogliastra, Golfo di Orosei, alle spalle abbiamo le montagne del Parco del Gennargentu e davanti a noi tante cale nascoste e difficili da conquistare!
Una delle più famose è “CALA LUNA”, incastonata tra alte falesie, grotte e gli oleandri (purtroppo vittima nel 1997 di una brutta alluvione) per molti la perla della zona.
E’ stata set del film “Travolti da un insolito destino”di Lina Wertmuller e l’accesso avviene dal mare tramite barca o attraverso un difficile e lungo sentiero.
“CALA MARIOLU” è davvero suggestiva, si presenta con un acqua turchese, limpida, piena di pesci visibili ad occhio nudo e un arenile caratterizzato da piccolissimi sassolini bianchi: è divisa in due da uno scoglio che funge da trampolino e attracco per le barche; proprio il mare risulta il modo più facile per raggiungere questo paradiso.
Infine ci imbattiamo nel paradiso di“CALA GOLORITZE’ ”, formatasi da una frana: è un fazzoletto di sabbia rubato alle falesie, a picco sul mare.
Colpisce proprio l’armonia degli elementi che s’incontrano, roccia e mare che danno spettacolo, non a caso è dal 1995 Monumento Nazionale Italiano, anche in questo caso o si approfitta dell’accesso via mare oppure gambe in spalla e si affronta un sentiero da trekking per i più temerari.
Se il Baunei è sembrato troppo impegnativo, scendiamo ancora, approdando nella provincia del Sud Sardegna.
Arriviamo a Costa Rei che con i suoi 10 km di spiaggia ci aiuterà a rilassarci. In particolare una delle spiagge più belle è “LO SCOGLIO DI PEPPINO” o di “SANTA GIUSTA”; lo scoglio che caratterizza la spiaggia prende il nome dal pescatore Peppino che ci sostava tutto il giorno e separa i territori di Castiadas e Muravera: sabbia bianca, acque limpide che degradano dolcemente, è consigliata a famiglie con bambini in tenera età.
Spostando la nostra rotta più a sud, altre due località affascinanti che troviamo sulla nostra strada sono Villasimius e Chia.
A Villasimisus la spiaggia simbolo è “PORTO GIUNCO”: una sottile distesa di sabbia bianca, con fondale bassissimo e mare cristallino dal colore blu cobalto, è stato scelto come set per diversi spot pubblicitari in passato, l’insenatura è ben difesa dai venti e la lunghezza dell’arenile assicura a tutti un posto in cui distendersi e rilassarsi.
Alle proprie spalle troviamo lo stagno di Notteri, con i suoi fenicotteri rosa e la torre di difesa.
Venendo a Chia tra le tante spiagge che costituiscono il suo litorale la più bella è “SU GIUDEU”, larga e ben servita, vi è possibile praticare svariati sport acquatici ed è riconoscibile per via dello scoglio che si staglia nelle sue acque vicino alla riva e per lo stagno (d’estate quasi asciutto) alle sue spalle.
Da qui prendendo la strada litoranea a picco sul mare, notiamo che la costa è piena di belle insenature e calette: entrando nel territorio di Teulada tra Capo Malfatano e Capo Spartivento ci imbattiamo in “TUERREDDA” un piccolo lembo di arenile diviso in due parti che è considerato uno dei gioielli della zona, d’estate è servito da stabilimenti balneari e per assicurarsi un posto nella spiaggia libera bisogna muoversi la mattina molto presto.
Proseguendo il nostro cammino lungo la litoranea, in particolari momenti delle giornate assolate, appare in lontananza un luccichio… è quello della spiaggia di “IS ARENAS BLANCAS”, accessibile d’estate sia da Teulada che da Porto Pino; la spiaggia è infinitamente lunga, tanto che è divisa in tre sezioni; partendo da Porto Pino, abbiamo la prima e la seconda spiaggia, divise a loro volta dalla spiaggetta della ‘Bau Beach‘: si tratta di una spiaggia bianca con fondali bassissimi e dolci, ma parecchio battuta dai venti.
Dalla Seconda Spiaggia, l’arenile alle nostre spalle, misto alla macchia mediterranea inizia ad alzarsi, ma le vere “montagne bianche” le troveremo nella terza sezione quella delle dune che va a confinare col Poligono Militare di Teulada.
Purtroppo nonostante il divieto i bagnanti ci camminano sopra rovinando il patrimonio naturale.
Saliamo ancora più su lungo la costa occidentale, la natura si fa selvaggia e più aspra, e nel comune di Buggerru incontriamo “CALA DOMESTICA”.
Chi è cresciuto negli anni ’90 si ricorderà del “vaso antico da salvare” della pubblicità di un famoso amaro, che era ambientato in questa insenatura, dai colori sgargianti in cui blu e verde si confondono.
A lato della cala più grande, se ne apre una più piccola e riservata, dove i colori sono ancora più incredibili.
Risalendo il litorale, nella provincia del Medio Campidano ci s’imbatte nella Costa Verde, e raggiungendo Arbus veniamo sorpresi da uno spettacolo naturale, le “DUNE DI PISCINAS”, un’oasi quasi desertica imponente di sabbia dorata, con dune che toccano l’altezza di 60 metri in costante movimento, in quanto levigate dal forte maestrale che soffia nella zona, dalla costa all’ interno del territorio per circa 2 km.
Chiaramente per arrivare al mare il percorso è molto lungo, ma i 7 km di spiaggia che ci si si ritrovano davanti, ripagano la fatica fatta; unico neo forse è che i fondali diventano subito profondi.
Cambiamo provincia e sostiamo in quella di Oristano per visitare altre due belle spiagge famose.
La prima è quella di “IS ARUTAS” a Cabras, ci troviamo nella penisola del Sinis e la sua peculiarità è la spiaggia formata da granelli colorati, cangianti e tondeggianti di quarzo.
E’ il regno degli appassionati di windsurf, kitesurf e snorkeling, pure qui il fondale si fa subito profondo e il mare assume colori sgargianti dal verde al blu.
Ultima spiaggia di cui parleremo è quella di “S’ARCHITTU”, siamo a Cuglieri e la fama di questa spiaggia la si deve proprio all’arco che la caratterizza e regala dei tramonti da mozzare il fiato col sole che cala al suo interno.
E’ una spiaggia divisa in due parti, una più lunga con sabbia ambrata e fondale basso vicino al centro abitato e l’altra più ridotta con sabbia candida e fine davanti al famoso arco: è protetta dai venti e piuttosto frequentata d’estate.
Piaciuto il viaggio lungo le coste di questa splendida isola? La primavera ormai è arrivata, le giornate sono più lunghe… l’estate è alle porte, cosa ci vuole per rendere realtà la vostra immaginazione?!? Un saluto dal vostro reporter.
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